giovedì 12 novembre 2015

La fine dell'Impero Tosiano #4: L'Impero perde pezzi

Flavio Tosi non cadrà. Non subito, almeno. Ma quelli che gli si prospettano di fronte sono mesi di agonia. Con l'uscita di Ciro Maschio di Fratelli d'Italia, la maggioranza in consiglio comunale è ancora più esigua: 19 (sindaco compreso) contro 18. Vuol dire che Tosi dovrà sempre presenziare alle sedute e sperare che la pattuglia rimasta sia compatta, convinta e in salute. Senza contare il caos nelle commissioni, in particolare quella urbanistica, che deve licenziare delibere come Esselunga e gallerie dell'ex mercato: ballano oltre 30 milioni.


Si dice: l'allora sindaco Paolo Zanotto sopravvisse in una simile situazione cinque anni. Sì, vero. Io c'ero: ho fatto più volte le quattro di notte in quegli anni, a seguire sedute eterne con migliaia di emendamenti ostruzionistici, che quando ero studente fuori sede all'Università. Io, onestamente, non vedo tra le fila della maggioranza tanta gente disposta a scendere in trincea come allora. Non vedo tanta gente disposta a immolarsi per la causa. Anzi, vedo gente dominata dai propri (magari legittimi) interessi, che cerca di fiutare l'aria, per capire cosa fare. In quest'ottica, può anche arrivare il soccorso al sindaco dal suo ex sfidante Luigi Castelletti e da Marisa Brunelli dell'Udc. Ma per quanto? E a che prezzo?

Autocandidature 

Tosi è ammaccato, perde pezzi in consiglio, altri pezzi importanti di città paiono averlo mollato. Ma la mia personale sensazione è che, pur praticamente impossibilitato a far nulla, starà in sella fino a quando non si materializzerà l'anti-Tosi. Insomma, quello che potrà essere riconosciuto come il front runner alle prossime elezioni. Quello a cui i peones che oggi tengono in vita il sindaco in consiglio comunale si rivolgeranno per pensare alla propria futura rielezione. Chi sarà? Boh. Intanto Alberto Giorgetti, appena passato con Giorgia Meloni.  fa sapere che lui c'è. E' già la seconda intervista in cui dice di essere disponibile se glielo chiedono. Nessuno gliel'ha ancora chiesto. insomma. 

Tosi in Tod's? 

Se Verona regala poche gioie, Tosi continua a muoversi su più piani. Quello che serve ai Tosi, ai Quaglierello, ai Fitto e agli altri che cercano di costruire un centrodestra molto centro e poco destra, alternativo a Salvini da una parte e a Renzi dall'altra,  è un leader, che possa portare una ventata di novità a quella che, al momento, è poco più che un'operazione di palazzo. Mai decollata davvero l'ipotesi di Corrado Passera (per evidenti limiti politici ed empatici), il jolly potrebbe essere Diego della Valle, che entro fine anno presenterà il suo partito. Con un bel paio di Tod's ai piedi, Tosi potrebbe trovare la via che, dopo la fine dell'Impero, lo porterà a Roma. 

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