mercoledì 5 dicembre 2012

Cose da fare a Verona prima della fine del mondo


Come tutti sanno, tra un paio di settimane, il 21 dicembre 2012, il mondo finirà. Lo hanno detto parecchi anni fa i Maya, ma non c’è ragione di dubitarne. Meglio quindi essere preparati e, per lasciare questa vita terrena con il numero minore possibile di rimpianti, ho provato a buttar giù al volo una lista di cose da fare assolutamente a Verona, prima che il nulla ci travolga. Vista la gravità dell’argomento, sono ben accetti suggerimenti.
- Limonare al parcheggio del percorso della salute sulle Torricelle.
- Sgommare con il freno a mano sulla neve (sperando che arrivi nei prossimi giorni: è nelle previsioni) al parcheggio dell’ex Autogerma
- Fare notte a Madonna Verona, pasteggiando a prosecco e whisky, chiacchierando non-sense con la mitica Luisa
- Importunare le coppiette di turisti alla casa di Giulietta svelando che “è tutto falso, non lo sapevate?”
- Fare le vasche in via Mazzini di sabato pomeriggio senza comprare assolutamente nulla
- Comprare qualcosa (qualsiasi cosa) al Buso di via Cappello
- Ingozzarsi di panzerotti e fritture varie dal panzerottaro di via Diaz per placare la sbornia
- Andare alle terme di Colà di Lazise scavalcando il muretto dalla strada per non pagare il biglietto
- Bigiare la scuola o il lavoro per passare la mattinata all’inquietante bar con biliardo di via Cattaneo
- Mangiare la pizza alla mensa dell’Università anche se non si è (mai) stati studenti perché è buona e costa pochissimo
- In alternativa scegliere tra   Redentore, San Matteo, La Sacrestia (via Santa Felicita), Prima Fila (corso Porta Palio): se non lo sapevate, Verona è la capitale mondiale delle pizzerie nelle chiese sconsacrate
- Imparare a memoria almeno una poesia di Berto Barbarani, che è pure il 140esimo anno della nascita, e/o leggere un libro di Emilio Salgari (150esimo della nascita)
- Intrattenersi con gli anti-risorgimentali vestiti da guerrieri delle Pasque veronesi che ce l’hanno ancora a morte coi giacobini
- Andare da Musical Box e  sbavare davanti alla parete di 50 metri piena di chitarre (solo per musicisti)
- Pranzare alla Quercia di via Tonale – primo secondo contorno dolce caffè e grappino – vedendosi presentare un conto di dieci euro
- Svenarsi (tanto tra un po’ i soldi non ci serviranno più) per il carrello dei bolliti ai Gavi
- Farsi togliere il malocchio da un esorcista, categoria che a Verona abbonda (suggerisco quello di Santa Toscana)
- Conversare  la mattina al bar con i vecchiotti già brilli che bestemmiano e si lamentano di tutto in città (salvo poi riverire il vescovo e votare Tosi)

4 commenti:

  1. io aggiungerei anche scivolare sulla vasca dell'arsenale imitando le mosse della karolina kostner e invadere con i motorini la mostra dei presepi dentro l'arena

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  2. L'invasione di motorini è una bellissima idea!

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  3. che bello, potrei già spuntarne parecchie dall'elenco!!!

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